“Grande grande grande, “E se domani”, “Nessuno”, “Parole parole”: sono solo alcuni dei più celebri brani di Mina proposti nel concerto “Mina in Jazz” proposti da Domy Siciliano alla voce e Luigi Botrugno al pianoforte, con special guest Andrea Sabatino alla tromba.
È stato il Cortile del Must, il Museo storico della città di Lecce ad ospitare martedì 8 agosto il quarto appuntamento della quinta edizione del ciclo “Must in song” che, all’interno della rassegna estiva del Comune di Lecce, è realizzata dall’Associazione Festinamente con la direzione artistica di Eraldo Martucci ed il coordinamento artistico di Mariella Agostinacchio.
Il progetto del duo dura da un decennio, e nasce dall’idea di rileggere parte del repertorio di Mina in chiave jazz (ma ci saranno anche standard del repertorio jazzistico come “In the mood” di Glenn Miller e “Mister Paganini” di Natalino Otto).
Mina resta tra le maggiori interpreti di musica leggera di ogni tempo, ma risulta altresì una jazz singer sui generis, con risultati sempre convincenti. Non a caso a metà degli anni Sessanta il mitico Louis Armstrong disse che “Mina è la più grande cantante bianca del mondo”, parole a cui fecero eco poco dopo quelle di Sarah Vaughan: “Se non avessi la mia voce vorrei avere quella di una giovane ragazza italiana di nome Mina”.
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