SALENTO a pArte – 6a puntata – Massimo Quarta

Salento a pArte- 6a puntata Massimo Quarta, l’ inventore del “Farbomondo” e dei “Farbonauti”.

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Massimo Quarta si è formato al liceo artistico prima e All’Accademia di Belle Arti di Lecce. Dopo un’iniziale pittura d’ispirazione fauvista si è impegnato in una ricerca tesa a indagare sui valori dell’ identità umana, dell’ esistenza nella civiltà postindustriale e sull’utilizzo di materiali disparati quali mezzi espressivi. Tra le varie esperienze espositive di questo periodo si registrano le mostre personali nel territorio d’origine a San Donaci, a Lecce e Campi Salentina (1996) e la partecipazione a esposizioni collettive a San Cesareo di Lecce, Lecce e Spoleto (1996), Palau, Manduria, Dentro il Barocco oltre il Barocco (Nardò), Roma, la XXVI Biennale d’Arte di Alatri e Itinerari all’ Arrow Art Center di Londra. E’ a partire dal 1997 che le sue anomale creature si palesano nei grandi magazzini, bar, spazi naturali, spazi urbani; sono gli spazi alternativi che Massimo Quarta preferisce, e che con astuzia invade con i suoi nuovi personaggi, i FARBONAUTI. Prima di addentrarci nella descrizione di questo processo creativo dell’artista, che lo accompagna ancora oggi, ci tengo a sottolineare i nomi dei periodi precedenti che l’ Artista stesso ha voluto dare: La Citta Virtuale (1994), IL Cercatore Non Di Oro (1996), Uva e Uomo Uva “HOMO SAPIENS Q830” (1997). E’ proprio verso la fine di questo stesso anno, che si avvia una ricerca figurativa ideando dei soggetti del tutto singolari, i Farbonauti, che caratterizzano tutta la sua produzione della fine degli anni Novanta, e il decennio in corso. Dal 1997 lavora ininterrottamente e con una certa ossessività su un tema-soggetto di non precisata identificazione: il Farbonauta, misteriosa creatura di provenienza aliena, oggetto lanciato nello spazio ma dotato di una certa corporeità organica e viscerale. “Dalla visione del cinema SF, genere che ha distribuito idee e suggestioni a molta arte dei nostri tempi, deriva sicuramente anche il ” Farbonauta ” di Massimo Quarta” (Luca Beatrice). Nei suoi dipinti, Quarta racconta le storie di questo misterioso personaggio; sono storie accattivanti e provocatorie vissute in un mondo bizzarro dalle tinte zuccherose, fatti da paesaggi metropolitani spaziali abitati da uno o più Farbonauti. Gli esseri curiosi, giocattoli tutti testa e arti sottili, con un grande buco rosaceo (bocca? occhi? naso? casco spaziale?) al posto del viso, sono creature mutanti e transgenetiche che volano,giocano, guidano e … fanno la spesa. Sono immagini di consumo rapido, sapientemente dipinte, capaci di divertirci e ossessionarci insieme. L’Artista dopo diversi interventi nei vari spazi alternativi, presenta i suoi personaggi a partire dalla mostra personale tenuta nel 1998 a Lecce in (Casa d’Altri), e a seguire nelle rassegne collettive di Fabriano (1998) museo della carta e della filigrana, Sermoneta, Bazzano, Candela, Cupra Montana (1999), Triggiano e Foggia (2000). Altre personali allestite sul tema dei Farbonauti sono quelle di Roma, Lecce e Ascoli Piceno (1999) e quella organizzata da Paolo Erbetta Arte Contemporanea di Foggia nel 2000. Nel 2001, è invitato alla mostra Napoli & Terra d’Otranto e alla mostra dedicata a Rocco Dicillo, Triggiano (Bari). Nel 2002, mostra personale a Lecce presso le sale del Castello Carlo V, con una installazione di un Farbonauta nella “nuova Fiesta”, posta all’uscita della mostra. E’ sempre del 2002 la mostra itinerante a Gubbio, Rinascimenti e Mutamenti, e a Lecce, nei Cantieri Teatrali Koreja. E’ del 2003 la Mostra personale a Lecce presso la Galleria Cherin dove oltre ai quadri appesi in galleria, ci si poteva imbattere in un “Farbonauta” installato sul retro della galleria, con un atteggiamento sospetto, e intento a leggere il suo quotidiano. Il 2003 è anche l’anno della XIV QUADRIENNALE, Palazzo Reale Napoli. E’ sempre del 2003 la mostra collettiva a Sassuolo, con la galleria Annovi. 2004 Presso le sale del castello Carlo V, la collettiva People, Lecce. Altri interventi nella terra del Salento: (2005) “Disegno” Galleria del Piccolo Museo, Lecce. — (2006) Premio Luigi Gabrieli, Palazzo Marchesale, Matino, Lecce. Baroque Blue, Primo Piano LivinGallery, Lecce. — Novoli Arte, Palazzo Baronale, Novoli (Le). Fairy –Tale Story, LivinGallery, Lecce. — (2007) Arte Nike, Nardò (Le). (2008) EX UpimArt, Lecce. Anche in questo caso troviamo un ” Farbonauta ” che riposa nel carrello dell’ex upim, non prima però di aver appeso le sue tele, rappresentanti delle SEXY FARBOLINE, icone di un mondo senza tempo, di identità smarrite dalla globalizzazione, che esibiscono un sex-appeal stentato, ma che rivendicano ancora una volta, il piacere di essere diversi.

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