Ico Gasparri: fotografia, impegno sociale e il “codice di sopravvivenza artistica”

Non poteva trovare spazio migliore per esprimere il suo pensiero sull’arte, la fotografia e in generale il suo progetto artistico. Ico Gasparri espone le sue opere presso Lab bla bla bla, un vero e proprio laboratorio, nel centro storico di Lecce, quasi una galleria, dove si respira creatività e libertà. Così Gasparri da Milano porta nel capoluogo salentino la sua idea di “fotografia impegnata nel sociale” con scatti che raccontano il “viaggio” dei migranti. Un racconto che, foto dopo foto, diventa simbolico con la storia delle due scarpe che, abbandonate sul barcone, continuano il percorso da sole, nel cuore della Sicilia e alla ricerca dei piedi che le hanno indossate. E poi la fotografia che racconta l’amore attraverso il linguaggio dei fiori, l’amore incosciente, quello dell’accoglienza e poi del dolore e della sofferenza. Infine l’idea della “fotografia sostenibile”, quella a “chilometro zero” che non ha bisogno di intermediari e il “valore di sopravvivenza artistica”.

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