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Urso, centrali a carbone pronte all’uso in emergenza.
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La Fermata a Freddo delle Centrali a Carbone: Sicurezza Energetica e Sostenibilità
Nel corso di un recente question time alla Camera dei Deputati, il Ministro delle Imprese Adolfo Urso ha annunciato l’implementazione di una fermata a freddo delle centrali a carbone, misurata per garantire la sicurezza energetica nazionale senza compromettere l’ambiente. Questa iniziativa è in linea con le azioni intraprese da altri paesi europei come la Germania, mirando a mantenere i siti di Cerano a Brindisi e di Civitavecchia in condizioni di manutenzione per un possibile riutilizzo in caso di emergenze nazionali.
Urso ha anche chiarito che la decisione di rinviare il FESOT non influenzerà il funzionamento dei comitati di coordinamento presso il Ministero, né la disponibilità delle aree idonee per nuovi progetti. Le manifestazioni di interesse sono attualmente in una fase avanzata, con l’obiettivo di elaborare, in collaborazione con gli enti locali, un accordo di programma dettagliato sui progetti e le modalità di attuazione.
Un aspetto cruciale di questa transizione energetica è la sostenibilità sociale: il Ministro ha sottolineato l’importanza di garantire che non si perdano posti di lavoro. Questo punto è stato ribadito dal segretario della Will, che ha evidenziato la necessità di mantenere il focus sulla protezione dei lavoratori in questa fase di cambiamento.
Tuttavia, non sono mancate le critiche. Il consigliere di Forza Italia, onorevole Dattis, ha espresso preoccupazione per la rapidità con cui è necessario procedere verso nuovi investimenti. In contrasto, il segretario del PD, Cannaliere, ha sottolineato che senza adeguate garanzie, l’iniziativa rischia di trasformarsi in un’operazione di propaganda priva di risultati tangibili.
Infine, Legambiente ha messo in guardia contro la prospettiva di riportare in funzione gli impianti a carbone, affermando che ciò potrebbe compromettere le possibilità di bonifica e riconversione ambientale sostenibile.
In sintesi, il dibattito su come gestire il sistema energetico del paese prosegue, con un equilibrio delicato tra necessità di sicurezza, crescita economica e responsabilità ambientale.