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Multato l’autista Asl in corsa per un trapianto. Verbale pagato dall’azienda.
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Il Caso dell’Autista dell’ASL Multato Durante un Trasporto Urgente
Un recente episodio ha suscitato discussioni sul tema della responsabilità e dell’emergenza nel settore della sanità. Un autista dell’ASL di Lecce, impegnato nel trasporto urgente di organi e personale medico dal Vito Fazia al Policlinico di Bari per un trapianto salvavita, è stato multato da un autovelox sulla statale Lecce-Brindisi, nei pressi di Trepuzzi.
Inizialmente, l’ASL aveva richiesto il pagamento della sanzione, giustificando la richiesta con il presunto mancato invio dei dati del conducente. Tuttavia, Giovanni D’Agata, presidente dello sportello dei diritti, ha sottolineato che questo caso rientra in una “situazione di stato di necessità”, prevista dal codice penale come esimente per tali violazioni. La domanda che si pongono molti è: se il trasporto di organi per salvare vite umane non rappresenta un caso di necessità, cosa lo sarebbe?
Dopo le polemiche generate, l’ASL ha fatto un passo indietro annunciando che si farà carico del pagamento della multa, esonerando così il dipendente da ogni onere. Questo gesto ha ricevuto un ampio supporto, con numerosi utenti sulla pagina Facebook di Telerama che si sono detti disposti a contribuire personalmente per coprire la sanzione come segno di solidarietà.
La situazione mette in luce la questione più ampia riguardante le normative che regolano i mezzi di soccorso, i quali, in quanto al servizio della pubblica sicurezza, dovrebbero essere esentati da alcune norme, incluso il codice della strada. Se l’ASL ha regolarmente comunicato al Comune, la multa potrebbe essere annullata; altrimenti, sarà l’azienda sanitaria a farsi carico della sanzione.
Questo episodio non solo ha acceso il dibattito sulla necessità di rivedere certe normative, ma ha anche evidenziato la solidarietà della comunità nei confronti di chi opera in situazioni di emergenza per salvare vite umane.