Inclusione e lotta al caporalato in agricoltura

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In Prefettura a Brindisi, presentato un piano per l’inclusione dei lavoratori agricoli stranieri e il contrasto al caporalato. Previsti …

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Inclusione e Lotta al Caporalato in Agricoltura: Un Incontro Cruciale a Brindisi

Recentemente, si è tenuto un incontro istituzionale presso la Prefettura di Brindisi, attinente al piano d’azione volto a sostenere gli enti locali nell’inclusione dei cittadini stranieri e nel contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura, con particolare focus sul caporalato. Questa iniziativa fa parte delle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e scaturisce da una convenzione stipulata nel 2021 tra il Ministero del Lavoro, ANCI e Citalia.

Durante l’incontro, è stata presentata l’importante proposta del Comune di Brindisi: la realizzazione di 80 posti letto destinati ai lavoratori agricoli stranieri. Questo progetto mira a offrire soluzioni abitative dignitose, contribuendo così a superare le problematiche legate agli insediamenti abusivi. È significativo sottolineare che il progetto ha ricevuto l’approvazione della Commissione Europea e è stato ammesso ai finanziamenti previsti dal decreto ministeriale 55 del 2022.

Alla riunione hanno partecipato figure chiave come il prefetto Maurizio Falco, in qualità di commissario straordinario del governo, insieme al sindaco di Brindisi, ai vertici provinciali delle forze dell’ordine e all’Ispettorato del lavoro. Questo incontro si è rivelato un momento cruciale per pianificare le prossime fasi operative e rafforzare il coordinamento tra le istituzioni locali e nazionali.

Il piano d’azione prevede anche una mappatura nazionale della presenza dei lavoratori stranieri nel settore agricolo, con un occhio particolare alle condizioni abitative e alla vulnerabilità sociale di questi lavoratori. L’obiettivo finale è quello di promuovere un modello di inclusione sostenibile, contrastando in maniera strutturale il fenomeno del caporalato.

Queste iniziative rappresentano passi significativi verso un’agricoltura più etica e rispettosa dei diritti dei lavoratori, contribuendo così a costruire una società più inclusiva e giusta.

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