Ex Ilva: tutti firmano ma l’intesa non soddisfa tutti

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Ex Ilva: tutti firmano ma l’intesa non soddisfa tutti.

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Ex Ilva: L’importanza della Nuova Intesa nella Decarbonizzazione

Recentemente è stata firmata una bozza d’intesa che coinvolge tutti gli attori principali, dai ministeri agli enti locali, riguardo alla decarbonizzazione degli impianti dell’ex Ilva. Questo accordo rappresenta un momento di coesione, ma non segna la conclusione di un percorso ancora lungo e complesso.

Punti Salienti dell’Intesa:

  • La bozza firmata al Ministero delle Imprese non fornisce indicazioni sui tempi per la transizione verso la produzione con forni elettrici, né sulla localizzazione del polo dry per la produzione di preridotto.
  • La Calabria, con il porto di Gioia Tauro, si è dichiarata pronta a collaborare in questo processo.
  • Il tavolo delle parti si riunirà nuovamente dopo il 15 settembre, un termine cruciale per la presentazione delle offerte vincolanti per la vendita dell’Acciaieria d’Italia.

Dichiarazioni e Impegni:
Il sindaco di Taranto, Piero Bitti, ha sottolineato che il documento firmato non è un accordo di programma, ma include obblighi vincolanti per la decarbonizzazione del sito di Taranto, prevedendo lo spegnimento delle aree a caldo alimentate a carbone. Inoltre, è stata ribadita l’importanza della tutela occupazionale e della salute pubblica, con un potenziamento previsto della rete sanitaria locale.

Tuttavia, non sono mancate le critiche. Rappresentanti sindacali, come Michele De Palma della FIOM CGL, hanno espresso insoddisfazione per la mancanza di garanzie riguardo alla presenza statale nel processo e hanno chiesto un’assunzione di responsabilità più forte da parte del governo.

Conclusione:
L’ubicazione del preridotto è un punto cruciale per garantire la sostenibilità sociale del processo, e il rinvio delle decisioni a riguardo ha suscitato preoccupazioni tra i lavoratori e i cittadini. Questo momento storico richiede un monitoraggio attento, per assicurare che le promesse fatte si traducano in azioni concrete e soddisfacenti per tutti gli attori coinvolti.

L’equilibrio tra sviluppo sostenibile, occupazione e tutela della salute rimane una priorità critica nella transizione verso un futuro a basse emissioni di carbonio per l’ex Ilva.

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