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EX ILVA IL DIBATTITO CONTINUA.
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Titolo: Un Settembre Cruciale per Taranto: Verso una Decarbonizzazione Sostenibile
Settembre si preannuncia intenso per Taranto, un crocevia di interessi industriali e di salute pubblica. Proprio alla fine dell’estate, è stato firmato un atto di intesa tra il governo e gli enti locali che rinvia il confronto definitivo sull’accordo di programma destinato a integrare le necessità industriali con il dovere di proteggere la salute dei cittadini. Un aspetto cruciale del dibattito riguarda la tempistica per la decarbonizzazione del sito di Taranto, oscillando tra i 12 anni previsti nella bozza iniziale e i 5 anni suggeriti da 20 consiglieri comunali.
In questo contesto, il 15 settembre rappresenta una data chiave, in quanto segna la scadenza per la presentazione delle offerte vincolanti in risposta al nuovo bando lanciato dal Ministero delle Imprese. Questo bando coinvolge potenziali acquirenti, inclusi gruppi di rilevanza internazionale come Jindal International e Bad Rock, con l’obbligo di affrontare la decarbonizzazione. Tuttavia, le incertezze rimangono elevate, in particolare sul tema dell’ormeggio della nave rigassificatrice, rimasta in sospeso per l’opposizione del sindaco Bitetti.
Il consigliere comunale Gianni Tartaglia ha espresso preoccupazione riguardo a un accordo che sembra escludere i rappresentanti locali dalla discussione e ha contestato la proposta di accendere altri forni a carbone come strategia temporanea, denunciando una contraddizione inaccettabile. Inoltre, ci si deve confrontare con il tema della cassa integrazione, poiché Acciaierie d’Italia ha avanzato la richiesta di estendere il supporto a ulteriori 1.000 lavoratori, aggravando quindi la situazione dei già 4.000 coinvolti nelle misure di ammortizzazione sociale.
In conclusione, il futuro del sito di Taranto si delinea come un delicato equilibrio tra sviluppi industriali e salute pubblica, dove le sfide economiche e sociali richiederanno soluzioni innovative e condivise. Il prossimo periodo sarà decisivo per il destino di Taranto e dei suoi cittadini.