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Erosione costiera: evidenziato arretramento superiore alla media nazionale.
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Il Fenomeno dell’Erosione Costiera nel Salento: Un Allerta Necessaria
Nel corso degli ultimi decenni, il Salento ha vissuto un cambiamento significativo nel suo litorale, segnato da un arretramento costante delle coste dovuto all’erosione. Un recente rapporto dell’ISPRA ha rivelato che oltre il 53,1% delle coste sabbiose pugliesi è in erosione, ben al di sopra della media nazionale del 46,1%. Questa situazione colloca la Puglia al quinto posto tra le regioni italiane più colpite da questo fenomeno.
Partendo dal Leccese, si stima che siano scomparsi 10.600 metri di litorale, con il brindisino che registra una perdita di 11.500 metri e il Tarantino di 8.900 metri. Le conseguenze sono visibili: spiagge più strette, lidi un tempo popolari cancellati e tratti di costa che hanno perso sabbia in pochi inverni.
L’Adriatico salentino è particolarmente colpito, dove località come Otranto, Porto Cesareo, Torre Lapillo e Gallipoli vedono ogni anno il mare avvicinarsi sempre di più alle infrastrutture. A rischio ci sono anche aree iconiche come Rocaavecchia e Sant’Andrea. Sul versante ionico tarantino, il fenomeno avanza inesorabilmente, minacciando dune e pinete.
Le cause di questa erosione sono molteplici e includono i cambiamenti climatici, l’innalzamento del livello del mare, la diminuzione degli apporti di sabbia dai corsi d’acqua e gli interventi artificiali che alterano le correnti marine. Anche se il ripascimento può essere una soluzione temporanea, non affronta il problema strutturale dell’erosione.
Ogni metro di spiaggia perso rappresenta una grave perdita per l’ambiente, il turismo e, in ultima analisi, per l’economia della regione. Gli esperti avvertono che il tempo non è dalla nostra parte e che è necessario intervenire con urgenza per proteggere questa preziosa area.
La situazione richiede una riflessione profonda e azioni concertate per salvaguardare il futuro del Salento e delle sue coste.