“Cara Dea”: il rap di Olo per i giovani

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“Cara Dea”: il rap di Olo per i giovani.

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Adolescenza e Fragilità nel Mondo Digitale: L’Incontro di Taranto

L’adolescenza contemporanea è un periodo di significativa complessità emotiva, accentuata dalle sfide del mondo virtuale. Questo tema cruciale è stato al centro di un evento organizzato dalla consigliera di parità della provincia di Taranto, insieme all’associazione DEA per sempre e all’associazione Opportunità alla pari. Durante il pomeriggio, tre donne, unite dalla medesima missione, hanno discusso delle nuove fragilità che i giovani affrontano.

L’incontro ha avuto un forte impatto emotivo, in parte dovuto alla tragica storia di Idea, una ragazza che nel pieno della sua giovinezza ha scelto di non vivere più. Questo dramma ha toccato profondamente la comunità di Pisticci, ma ha anche attirato l’attenzione a livello nazionale grazie all’impegno della madre, Mirna Mastronardi. Trasformando il proprio dolore in una campagna di sensibilizzazione, Mirna ha voluto avviare un dialogo sul corretto utilizzo delle tecnologie digitali tra i giovani. La sua missione è stata sostenuta anche da figure importanti, come Papa Leone X, che ha avvertito riguardo alla malattia sociale causata dall’iperconnessione alle piattaforme social.

Durante l’evento, Mirna ha condiviso la sua esperienza nelle scuole, come al Liceo Battaglini e all’Istituto Liside. Qui, ha ispirato Lorenzo Marinelli, il quale ha creato il videoclip “Caradea”, un’opera che ha coinvolto le amiche di Idea, cercando di arrivare ai giovani attraverso la musica e un linguaggio a loro familiare.

Lorenzo ha raccontato come sia rimasto colpito dalle parole di Mirna e come abbia sentito il bisogno di rispondere artisticamente al suo messaggio di speranza e cambiamento. La sua musica non solo ha rappresentato un modo per onorare Idea, ma anche un tentativo di portare consapevolezza sulle problematiche giovanili legate all’uso dei social.

L’evento ha sottolineato l’importanza di affrontare le fragilità giovanili e ha aperto la strada a discussioni necessarie per promuovere un uso sano e consapevole delle tecnologie digitali. Il dolore, come ha dimostrato Mirna, può trasformarsi in energia positiva, diventando un motore di cambiamento e ispirazione per molti.

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