ARIF, la legge blocca la nomina del Dg. La Regione lo proroga

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ARIF, la legge blocca la nomina del Dg. La Regione lo proroga.

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ARIF e le Nomine: Un Caso Complesso di Burocrazia Regionale

Nel contesto recente dell’Agenzia Regionale per le Attività Forestali (ARIF), emerge una situazionе critica riguardante la nomina del direttore generale Francesco Ferraro. Nonostante la giunta regionale abbia deciso di prorogare il suo contratto per ulteriori cinque anni, la legge di stabilità regionale ha introdotto un elemento di complicazione.

L’assessore all’agricoltura, Donato Pentassuglia, ha presentato la delibera di rinnovo senza il consenso esplicito del governatore Emiliano, creando interrogativi sulle procedure interne. Questo approccio, sebbene insolito, ha trovato un ostacolo significativo nella nuova normativa che richiede un controllo da parte del Consiglio regionale sulle nomine della giunta.

La situazione si è ulteriormente complicata quando il contratto di Ferraro è giunto alla commissione competente del Consiglio, ma non è stato discusso durante l’ultima seduta, rinviando ogni decisione. Con la scadenza del contratto attuale fissata per il 6 agosto e le incertezze legate alle prossime elezioni, l’agenzia ha optato per un’interpretazione legale che prevede una proroga temporanea. Questa proroga, tuttavia, presenta delle ambiguità, dato che si estende fino al termine del “procedimento amministrativo per il rinnovo”.

La questione sottolinea come, in un sistema complesso, le nomine possano essere influenzate da normative e procedure che, sebbene progettate per garantire trasparenza e correttezza, possano anche generare incertezze e ostacoli imprevisti. La situazione dell’ARIF diventa quindi un caso emblematico delle sfide che le istituzioni pubbliche devono affrontare nell’adempiere agli obblighi di legge, senza compromettere la continuità operativa.

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