Al Castello di Carlo V in mostra Mario Schifano e gli amici di Piazza del Popolo

Al Castello di Carlo V, fino al 23 ottobre, MARIO SCHIFANO E LA POP ART IN ITALIA la mostra a cura di Luca Barsi e Lorenzo Madaro dedicata a quattro maestri di primo piano della storia dell’arte italiana e internazionale del secondo Novecento: Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa e Giosetta Fioroni, il gruppo, denominato poi Scuola di Piazza del Popolo, è riuscito a far transitare nel mondo dell’arte motivi e oggetti provenienti dall’immaginario comune, dalla storia dell’arte e della vita, fornendo un contributo fondamentale all’arte contemporanea.
La straordinaria epopea di Mario Schifano (Homs, Libia 1934 – Roma, 1998). Dopo un periodo di azzeramento di radice concettuale, attraverso i monocromi (1960-1961), l’artista ricostruisce la sua narrazione insieme poetica e intellettuale guardando alla natura e quindi al paesaggio. In mostra due paesaggi anemici che evidenziano la smaterializzazione del colore, che diviene liquido, pur mantenendo la sua identità e la sua energica forza espressiva. In coincidenza con una mostra retrospettiva di Giacomo Balla (nel 1963), Schifano avvia una rivisitazione del Futurismo, il movimento italiano fondato nel 1909 grazie alle intuizioni di Filippo Tommaso Marinetti, Umberto Boccioni e dello stesso Balla, sostenendo idee rivoluzionarie dedicate alla velocità, al mito del progresso e alla commistione di linguaggi artistici, dalla poesia alla scultura, dal teatro alla cucina, al cinema. Al maestro italiano Schifano dedica un ciclo di opere, tra cui uno dei dipinti esposti in mostra; mentre al celebre ciclo Futurismo rivisitato a colori è dedicata una delle tele proposte nelle sale del Castello Carlo V. La celebre foto che ritrae il gruppo futurista è proposta come un’icona intramontabile di cultura e storia, ritoccata attraverso colori vivaci e segni veloci, pienamente in linea con una cultura visiva Pop. La televisione diventa per Schifano un primario punto di riferimento visivo, lo schermo tv diviene quindi un paesaggio da esplorare e fotografare per concepire tele che ritraggono brandelli di realtà filtrata dal tubo catodico (in mostra una tela degli anni Settanta che ben evidenzia questa declinazione di senso). Si prosegue poi con le opere degli anni Ottanta, in cui il colore assume una dimensione fondamentale, preannunciando gli sviluppi dell’arte italiana e internazionale, all’insegna di una riscoperta della dimensione eroica del quadro e di un ritorno alla pittura figurativa dopo anni di arte concettuale ed esperienze di azzeramento del linguaggio pittorico.
Mercoledì 5 luglio (ore 19.30 – ingresso su invito) appuntamento nelle sale del Castello Carlo V di Lecce con la presentazione ufficiale della mostra Mario Schifano e la pop art in Italia. Dopo i saluti di Carlo Salvemini (sindaco di Lecce) e Maria Piccarreta (Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio delle province di Lecce, Brindisi e Taranto), la compagnia Improvvisart proporrà una guida teatralizzata tra le opere. Promosso da Theutra e Oasimed, in collaborazione con Galleria Accademia di Torino, con il patrocinio del Comune di Lecce e il sostegno di Axa Cultura, il progetto espositivo (aperto al pubblico dal 1 luglio al 22 ottobre) I

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