14 AGOSTO 2025 – TARANTO – INTESA EX ILVA, LE ASSOCIAZIONI: ”SOLO OPERAZIONE DI IMMAGINE”



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La Bozza di Intesa sull’Ex Ilva: Riflessioni e Contestazioni dalle Associazioni Tarantine

Il recente incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha portato alla creazione di una prima bozza di intesa sul futuro dell’Ex Ilva, ma la reazione delle associazioni tarantine e degli ambientalisti è tutt’altro che positiva. Questi gruppi hanno definito il documento come un’“ennesima promessa vuota”, evidenziando la mancanza di contenuti concreti e di un vero piano industriale.

Alessandro Marescotti, presidente di Pislink, ha sottolineato che si tratta più di un’operazione di immagine che di un reale passo verso la decarbonizzazione. La bozza non stabilisce tempi certi per l’attuazione dei vari punti e rinvia a settembre le questioni più critiche, tra cui la nomina di un nuovo commissario per la reindustrializzazione delle aree intorno allo stabilimento.

Lega Ambiente ha sollevato preoccupazioni significative, in particolare riguardo all’approvvigionamento energetico e all’impiego di fonti rinnovabili per i futuri forni elettrici. Inoltre, hanno ricordato che l’autorizzazione integrata ambientale impone a Ciaierie d’Italia di presentare un aggiornamento sullo studio di impatto sanitario entro tre mesi, evidenziando la mancanza di dati cruciali sulle emissioni inquinanti.

Anche il gruppo Giustizia per Taranto ha espresso il timore che il documento, pur con toni rassicuranti, possa essere utilizzato contro il ricorso al TAR. Nonostante questi freni, la mobilitazione delle associazioni prosegue. In particolare, mercoledì 20 agosto, si terrà un evento in piazzetta Gandhi con il motto “Resistiamo”.

La situazione attuale, secondo PeLink, continua a essere critica, con il ricorso al TAR che riguarda l’AIA, l’autorizzazione che consente la produzione a carbone per altri 12 anni, costringendo Taranto e i suoi abitanti a convivere con un futuro incerto e inquinante.

In sintesi, mentre il governo cerca di mostrare coesione e progresso, le associazioni locali non vedono in questa intesa un passo avanti reale verso la sostenibilità e il benessere della comunità di Taranto.

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