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Ex Ilva: il commissario per le aree dismesse.
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Il Nuovo Commissario per la Riconversione delle Aree Dismesse: Una Sfida Cruciale per Taranto
Nel contesto della complessa transizione verso la decarbonizzazione, Taranto si prepara ad accogliere un nuovo commissario, incaricato di gestire la reindustrializzazione delle aree liberate dal processo di cambio del ciclo produttivo, da carbone a elettrico, dell’ex stabilimento Ilva. Questa evoluzione segna un cambiamento significativo nella storia industriale della città, tradizionalmente legata alla monocultura dell’acciaio.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha sottolineato come alcune voci critiche parlino di una possibile autocandidatura per il nuovo ruolo, il quale richiederà competenze elevate e una visione strategica chiara. Il commissario avrà il compito di guidare non solo la transizione ecologica dell’acciaieria, ma anche di creare opportunità economiche alternative per il territorio.
Le sfide sono considerevoli: saranno necessari tre forni elettrici, quattro siti per il preridotto di ferro, e una gestione efficace della questione energetica, che potrebbe includere una nave rigassificatrice o una centrale elettrica. Fondamentale sarà anche chiarire aspetti cruciali, come i tempi e i modi di attuazione, che avrebbero dovuto essere definiti durante l’estate, ma che sono stati rinviati.
Le decisioni da prendere, in vista della scadenza del bando di decarbonizzazione totale, fissata per il 15 del mese prossimo, saranno decisive per attrarre investitori e promuovere una transizione sostenibile per la comunità di Taranto. La sfida del nuovo commissario sarà, quindi, non solo quella di ricollocare industrialmente il territorio, ma anche di garantire che la comunità possa prosperare al di fuori dei limiti imposti dalla tradizione siderurgica.