02 AGOSTO 2025 TARANTO EX ILVA, IL RITORNO DEGLI AMERICANI



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Il Futuro di Acciaierie d’Italia: Ritorno degli Americani

Il panorama industriale italiano, in particolare quello siderurgico, si prepara a un cambiamento significativo. Dopo il recente annullamento della gara di vendita di Acciaierie d’Italia, il Ministro delle Imprese Adolfo Urso ha avviato una nuova procedura che pone come priorità la decarbonizzazione del gruppo. Questo segna un passo importante verso l’adozione di pratiche sostenibili all’interno del settore.

La nuova gara, che prevede un impegno per la transizione verso forni elettrici, dovrà essere pronta entro la prossima settimana, con una scadenza per la presentazione delle offerte fissata al 15 settembre. Questo nuovo orientamento si allinea con l’intento di sostituire progressivamente gli altoforni, con il primo vertice con gli enti locali previsto per il 12 agosto.

Dopo la precedente assegnazione al gruppo Bakustil, si prevede un cambio radicale, che riporta in corsa il fondo americano Bedrock. Questo fondo, noto per il suo approccio alla ristrutturazione di aziende in difficoltà, ha già dimostrato la sua competenza nel caso del canadese Stelco. Bedrock è interessato ad acquisire l’intero pacchetto di stabilimenti di Acciaierie d’Italia, collaborando eventualmente con partner italiani come Marcegaglia, Feralpio e Arvedi.

Inoltre, anche Gindal Steel International, un attore indiano, ha mostrato interesse, presentando un progetto che prevede la dismissione degli altoforni entro il 2030 e l’implementazione di forni elettrici a Taranto, alimentati da DRI prodotto in Oman.

Con queste dinamiche in atto, il futuro di Acciaierie d’Italia appare cruciale non solo per l’industria italiana, ma anche per il mercato globale, mentre il settore mira a rispondere alle sfide della sostenibilità. Sarà interessante osservare come si svilupperà questa situazione nei prossimi mesi e quale sia l’impatto sulle commesse e sull’occupazione locale.

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