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La leggenda della “frisa”
Contenuto dell’articolo:
La Storia e il Gusto della Frisa: Un Viaggio nel Salento
Oggi esploriamo le tradizioni culinarie del Salento, concentrandoci su uno dei suoi simboli più rappresentativi: la frisa. In un breve video, siamo immersi in un contesto storico affascinante, davanti a un antico forno in pietra situato in un caratteristico cortile salentino.
Un Antico Forno e la Tradizione
Il forno, simbolo di comunità e di vita di un tempo, rappresentava non solo un luogo di cottura, ma anche un centro di raccolta per gli abitanti locali. Qui si preparava il pane e, probabilmente, la frisa, un pane disidratato dalle origini antichissime. La frisa, che ricordiamo avere una forma simile a un tarallo, sembra risalire a ere lontane, collegate addirittura ai crociati e alle traversate verso la Terra Santa.
La Preparazione della Frisa
Ci viene mostrato il processo di preparazione della frisa. La tradizione prevede che dopo la cottura, il pane venga diviso in due utilizzando un fil di ferro, ottenendo così la caratteristica consistenza: una parte più croccante e una più morbida. Vuoi assaporare una frisa fresca? Basta ammorbidire il pane bagnandolo e poi condirlo con pomodori freschi e un filo d’olio extravergine d’oliva.
Un Gusto Senza Tempo
Nonostante la frisa abbia secoli di storia, il suo sapore resta invariato e amato. Questo pane rappresenta non solo un alimento, ma un legame profondo con le radici culturali e gastronomiche del Salento. La frisa è più di un semplice piatto; è un’esperienza che ci riporterà indietro nel tempo, evocando storie e tradizioni millenarie.
Se non l’hai ancora provata, non perdere l’occasione di assaporare un pezzo di storia pugliese: la frisa è un tesoro gastronomico da gustare e condividere.