21 LUGLIO ORIA BR PILOTA DRONI NELLE CARCERI, NEI GUAI PER MANCATA CONSEGNA



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La Criminalità dei Droni nelle Carceri: Il Caso di Oria

Nel cuore di un’operazione illecita che ha messo in luce l’uso di droni nel traffico di droga e comunicazioni all’interno delle carceri, un ventunenne di Oria si è trovato coinvolto in un incubo. Specializzato nel pilotaggio di droni per rifornire detenuti di sostanze stupefacenti e telefoni cellulari, il giovane ha recentemente subito un sequestro da parte di un membro di un’organizzazione criminale, Giovanni Candita, di 32 anni, originario di Brindisi.

La vicenda si è sviluppata quando il ragazzo, che aveva già un passato di operazioni simili nei penitenziari di Terni e Reggio Calabria, ha fallito nel completare una consegna. Dopo aver restituito un borsone, al suo interno mancavano ben 40 grammi di cocaina. Questo errore ha condotto al suo rapimento, durante il quale è stato costretto a trascorrere una notte prigioniero presso la residenza di Candita. Il giorno seguente, il ventunenne è stato liberato con la minaccia di dover risarcire la sostanza mancante con una somma di 3.500 euro.

Tornato a casa, il giovane non ha esitato a informare i propri genitori. La denuncia che ne è seguita ha portato all’arresto di Candita, il quale è stato trovato in possesso di 30 grammi di cocaina.

Questo episodio non solo sottolinea il pericolo insito nell’uso di tecnologie avanzate per scopi criminosi, ma evidenzia anche l’importanza della collaborazione tra realtà familiari e forze dell’ordine nel contrasto a simili attività illecite. La crescente incidenza di droni nel traffico di droga richiede un attento monitoraggio e una risposta incisiva da parte delle autorità.

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