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Taranto: Il Dilemma dell’Ex Ilva e le Dimissioni del Sindaco
Il 28 luglio, la città di Taranto ha vissuto un momento di grande tensione e sconforto con le dimissioni del sindaco Piero Bitetti. L’oggetto del dissenso? L’ex stabilimento Ilva, un tema che continua a sollevare passioni e divisioni tra i cittadini. Nel consiglio monotematico programmato, si sarebbero dovute discutere le prospettive future dell’acciaieria, ma le aspettative sono andate deluse.
La discussione attorno all’Ilva non riguarda solo il futuro, bensì anche il passato. Negli ultimi giorni, sono emerse preoccupazioni riguardo alla possibile riattivazione di tre vecchi altoforni a carbone, con il rischio di un incremento dell’inquinamento atmosferico. I tarantini si trovano spaccati tra coloro che hanno perso i propri cari a causa dell’inquinamento e chi cerca di difendere i posti di lavoro salvaguardati dall’impianto.
Un’idea che è emersa è quella di un referendum popolare per far decidere ai cittadini se preferiscono vivere in un ambiente sano o continuare a tollerare la presenza dell’industria pesante. Vari sono i progetti sul tavolo, tra cui la realizzazione di forni elettrici, impianti di recupero ambientale e la possibilità di una nave rigassificatrice. Tuttavia, i tempi di realizzazione di tali progetti rimangono incerti.
Nel frattempo, Bitetti ha venti giorni per confermare o revocare le sue dimissioni, ma il clima a Taranto continua a rimanere teso. La protesta di una città che da decenni subisce le conseguenze dell’industria dell’acciaio è più viva che mai, e i cittadini chiedono di non pagare ulteriormente il prezzo di un’industria che ha segnato la loro vita. Taranto si trova, di nuovo, a un bivio cruciale.