28 LUGLIO 2025 SALENTO OLIO ADULTERATO NELLE MENSE SCONCERTO E POLEMICHE



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Sconcerto e Polemiche: La Maxi Frode dell’Olio Adulterato nelle Mense Scolastiche

Recentemente, le sedi municipali dei 38 comuni della provincia di Lecce sono state scosse da una grave controversia legata a una maxi frode che ha coinvolto l’olio adulterato servito nelle mense scolastiche e assistenziali. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Lecce e portata avanti dalla Guardia di Finanza, ha rivelato che oli di scarsa qualità, fra cui olio di semi di girasole e olio lampante, erano stati miscelati e spacciati come extravergine d’oliva.

Al centro dello scandalo figura la società La Fenice srl, con sede a Galatone, che si era aggiudicata appalti per la refezione in ben 38 comuni. Le prove raccolte indicano che dal 2023 al 2024 sono state fornite almeno 38 tonnellate di olio adulterato. La Procura ha notificato avvisi di conclusione delle indagini preliminary nei confronti di tre imprenditori, accusati di frode nelle pubbliche forniture e contraffazione di indicazioni geografiche.

Le reazioni politiche non si sono fatte attendere, generando polemiche tra maggioranza e opposizione. Un consigliere d’opposizione di Casarano ha evidenziato il timore per la salute dei bambini coinvolti, mentre il sindaco De Nuzzo ha difeso l’operato degli organi di controllo, sottolineando che le falsificazioni erano state ben occultate nella documentazione.

I sindaci delle comunità coinvolte hanno prontamente comunicato ai cittadini di essere attivi nell’implementare misure di protezione della salute pubblica, dimostrando l’importanza della trasparenza e del rigore nella gestione dei servizi pubblici. La questione continua a sollevare indignazione, ponendo l’accento sulla necessità di garantire standard di sicurezza alimentare in tutte le istituzioni.# Sconcerto e Polemiche: La Maxi Frode dell’Olio Adulterato nelle Mense Scolastiche

Negli ultimi giorni, un grave scandalo ha colpito le sedi municipali dei 38 comuni della provincia di Lecce, assestate da sconcerto, delusione e rabbia in seguito a una maxi frode riguardante l’olio adulterato servito nelle mense scolastiche e assistenziali. Grazie a un’inchiesta coordinata dalla Procura di Lecce e realizzata dalla Guardia di Finanza, è emersa una truffa di considerevoli proporzioni nel settore della refezione.

Al centro di questa indagine si trova la società La Fenice srl, con sede a Galatone, che aveva ottenuto diversi appalti per i servizi di refezione. Tra il 2023 e il 2024, sono state fornite almeno 38 tonnellate di olio adulterato, miscelato con oli non idonei al consumo umano, come l’olio di semi di girasole e l’olio lampante, e spacciato per extravergine d’oliva.

A seguito della diffusione della notizia, sono scattate le reazioni politiche. Esponenti della maggioranza e dell’opposizione si sono confrontati su questioni cruciali come l’operato della commissione mensa e i report delle attività svolte. Un consigliere d’opposizione di Casarano ha messo in evidenza la gravità della situazione per la salute dei bambini, mentre il sindaco De Nuzzo ha difeso il controllo degli organi competenti, spiegando che le irregolarità erano ben occultate nella documentazione.

In risposta alla crisi, diversi sindaci del capo di Leuca hanno utilizzato i social media per comunicare alla comunità gli interventi che intendono attuare per tutelare la salute dei cittadini. Queste reazioni dimostrano quanto sia fondamentale mantenere elevati standard di sicurezza alimentare nelle istituzioni pubbliche, per restituire fiducia ai cittadini colpiti da questa tragica vicenda. La questione, infatti, sottolinea l’importanza di una vigilanza attenta e di una trasparenza nella gestione dei servizi di refezione.

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