24 LUGLIO 2025 ROMA EX ILVA, OK DEL SENATO AL DECRETO, SCONTRO CON LE OPPOSIZIONI



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Il Decreto Ex Ilva di Taranto: Approfondimenti e Scontri Politici

Recentemente, il Senato ha approvato il cosiddetto decreto ex Silva, destinato a garantire una continuità produttiva per il sito di Taranto, con un investimento di 200 milioni di euro. Il ministro Adolfo Urso ha enfatizzato la necessità di mantenere gli impianti di DRI operativi, sottolineando che un’interruzione potrebbe avere un pesante impatto occupazionale.

Contemporaneamente, un comitato tecnico sta preparando una proposta riguardante l’eventuale attracco di una nave nell’area della diga foranea a Taranto. Tuttavia, questa operazione richiederebbe un dragaggio dei fondali marini, la cui profondità attuale non è adeguata per garantire sicurezza e funzionalità. La proposta di collocare la nave a 12 miglia dalla costa è stata scartata come non praticabile, lasciando dunque aperta la questione del posizionamento in porto. Il Comune di Taranto, tuttavia, si oppone a questa soluzione, temendo ripercussioni ambientali e di sicurezza.

Nel dibattito politico, le opposizioni hanno manifestato dissenso riguardo al decreto, definendolo “fuffa” e criticando la mancanza di un accordo di programma giuridicamente vincolante, limitandosi a patti informali tra le parti. Francesco Boccia, in particolare, ha sottolineato l’assenza di garanzie concrete in un accordo che non coinvolge i gestori.

Questo episodio evidenzia non solo le complessità legate alla continuità produttiva del sito di Taranto, ma anche le varie posizioni politiche che compongono il panorama attuale in materia di energia e ambiente. La questione rimane al centro del dibattito nazionale, con la necessità di trovare soluzioni che bilancino le esigenze produttive e la salvaguardia ambientale.

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