24 LUGLIO 2025 LECCE IL RIESAME DECIDE SULLE MISURE LA PROCURA RILANCIA CON L’ACCUSA PIÙ GRAVE



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Inchiesta Lecce: Procedimenti Giudiziari e Accuse di Corruzione

L’attenzione si concentra su un caso di presunta corruzione che coinvolge figure di spicco nel settore pubblico e privato di Lecce, con un’analisi approfondita delle recenti sviluppazioni legali. I pubblici ministeri Alessandro Prontera e Massimiliano Carduccia hanno presentato davanti al Tribunale del Riesame un’interpretazione severa delle accuse, che ora includono la corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, un’accusa ben più grave rispetto alla corruzione per l’esercizio di una funzione pubblica.

Alfredo Barone, Marino Congedo e Maurizio La Forgia si trovano attualmente in diverse misure cautelari, con Barone in carcere e Congedo e La Forgia agli arresti domiciliari. Le richieste di revoca o attenuazione delle misure, avanzate dagli avvocati Francesco Galluccio, Mezzi Laislao Massari e Michele Forgia, sono state contrastate dalla procura, che sottolinea un aggravamento della posizione degli indagati.

Il caso si complica ulteriormente con il coinvolgimento di Alessandro Dellinoci, ex assessore regionale allo sviluppo economico e già vicesindaco di Lecce. Nonostante il PM avesse richiesto per lui i domiciliari, il giudice Angelo Zizzari ha respinto la richiesta, considerando le dimissioni di Dellinoci da ogni incarico pubblico.

L’inchiesta, guidata dalla Guardia di Finanza di Lecce, ruota attorno a sospetti di favoritismi in cambio di autorizzazioni e accelerazioni burocratiche nel settore dell’edilizia di lusso. Alcuni degli elementi chiave del caso includono assunzioni, cene elettorali e contributi economici in cambio di agevolazioni per i privati.

Al centro della contestazione vi è la realizzazione di un hotel di lusso e area commerciale presso l’ex convento delle Stimmatine, un progetto da 15 milioni di euro, di cui oltre 6 milioni finanziati dalla Regione Puglia. Secondo l’accusa, Dellinoci avrebbe garantito nulla osta e autorizzazioni, violando i propri doveri d’ufficio.

Ora, sarà compito dei giudici del riesame, guidati da Carlo Cazzella, valutare la validità delle accuse. Una decisione è attesa nei prossimi giorni, mentre l’attenzione resta alta su un sistema complesso di regole e procedure che verranno esaminate a fondo.

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