18enni stranieri a Lecce? Cittadini a tutti gli effetti se il sindaco Perrone agisce

Secondo dati del 2009, oltre 5 mila stranieri vivono a Lecce da tempo, il 6% della popolazione: asiatici, africani, europei non comunitari e altri. Numeri sicuramente cresciuti in questi ultimi anni. Nel Salento 16mila presenze regolari. Parte così da una rete di associazioni (lecce2.0dodici; Terra del Fuoco; Comitato difesa diritti migranti; Circolo Zei; ADUC; Rete antirazzista salento; Associazione Popoli e Culture, Sportelli diritti settore Immigrazione, Officine culturali Ergot; Etnos centro multiculturale; Associazione Vellazerimi; Associazione Teranga; Associazione Josè Marti; Rom c.s.p., Salva) la richiesta al sindaco del capoluogo salentino Paolo Perrone, di rendere Lecce davvero la città dell’integrazione, come avvenuto già a Reggio Emilia con grandi risultati e poi Genova e Torino. Applicare cioè l’art. 4, comma 2, della legge 91/92, che recita: “lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data”.

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