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Titolo: Intimidazioni e Resilienza: La Bomba Trovata nella Città Bianca
Il 15 agosto, una bomba a mano è stata rinvenuta a Ostuni, vicino allo studio del sindaco Angelo Pomes, suscitando preoccupazioni e interrogativi sia in città che oltre. Gli artificieri hanno rimosso l’ordigno in sicurezza e, secondo le prime indagini, si è ritenuto che non potesse esplodere. Tuttavia, il ritrovamento è stato interpretato come un chiaro atto intimidatorio nei confronti del primo cittadino.
Il ritrovamento è avvenuto dopo un falso allarme segnalato da una telefonata anonima alcuni giorni prima, che aveva allarmato Palazzo di Città. Questo episodio ha accresciuto i sospetti e evidenziato una situazione di tensione nella comunità.
In una nota pubblicata sui social, il sindaco Pomes ha sottolineato la sua determinazione a non lasciarsi intimidire, ribadendo il suo impegno per la sicurezza e il rispetto per Ostuni. Ha dichiarato: “Nessuno pensi di fermare con la paura l’impegno di chi ha scelto di servire questa città.”
Il sindaco ha ricevuto numerosi messaggi di solidarietà, tra i quali quello del segretario regionale del PD, Domenico De Santis, che ha richiamato l’attenzione su come Pomes sia stato vittima di atti intimidatori legati a contesti mafiosi.
Questo grave episodio sottolinea l’importanza della resilienza e dell’impegno civico di fronte a minacce di questo tipo. Ostuni continua a meritare rispetto e sicurezza, e la comunità si unisce intorno al proprio sindaco per affrontare insieme queste sfide.