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Primo Caso di Encefalite da West Nile Virus in Puglia: Le Raccomandazioni e le Azioni Necessarie
È stato confermato il primo caso di encefalite da West Nile Virus, comunemente noto come febbre del Nilo occidentale, su un cavallo ricoverato in un maneggio a Siponto, nel comune di Manfredonia. La segnalazione è avvenuta il 29 luglio scorso da un veterinario libero professionista, attivando tempestivamente le autorità sanitarie competenti.
Le prime analisi sono state eseguite dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, situato a Foggia. È importante notare che, oltre al caso di Manfredonia, sono stati diagnosticati ulteriori due casi di infezione nei cavalli nelle province di Lecce e Foggia. L’istituto sta monitorando attivamente la circolazione virale attraverso una sorveglianza entomologica, che prevede il campionamento e la classificazione di insetti potenzialmente vettori del virus.
Le autorità sanitarie hanno delineato diverse raccomandazioni per i cittadini e per gli enti preposti alla prevenzione e al monitoraggio. Le amministrazioni locali devono attuare misure per controllare la proliferazione degli insetti vettori, mentre i sistemi di sorveglianza devono continuare a monitorare l’insorgere della malattia. È cruciale coinvolgere i medici di medicina generale in questo sforzo collettivo.
Anche i cittadini possono svolgere un ruolo attivo nella prevenzione. È consigliabile adottare semplici misure di protezione come l’uso di zanzariere, indossare abiti lunghi e utilizzare repellenti per limitare il rischio di punture e, di conseguenza, di contrazione della malattia.
In sintesi, la lotta contro il West Nile Virus richiede un approccio integrato e responsabile, in cui tutti — dalle autorità competenti ai singoli cittadini — abbiano un ruolo nel proteggere la salute pubblica.