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Protesta Pacifica a Taranto contro il Degrado e la Raccolta Differenziata
Nella giornata di domenica 3 agosto, un gruppo di donne del quartiere Paolo VI di Taranto ha intrapreso una protesta pacifica per denunciare il grave degrado della loro zona. Hanno bloccato la strada ammassando rifiuti abbandonati, in un’azione simbolica per attirare l’attenzione delle istituzioni su problemi di igiene e sicurezza.
Le residenti hanno segnalato, già da tempo, la presenza di piccole discariche a cielo aperto e condizioni stradali critiche, come buche profonde e un’illuminazione inadeguata. Nonostante le promesse di intervento da parte delle autorità e l’introduzione della raccolta differenziata con l’eliminazione dei cassonetti tradizionali, la situazione rimane critica. “Siamo in una vera emergenza igienico-sanitaria,” hanno affermato le donne, evidenziando il loro impegno nel raccogliere i rifiuti, indossando guanti e mascherine, per far sentire la loro voce.
Sul luogo della protesta sono intervenuti la polizia di stato e la polizia locale, seguiti dalla squadra di Chimbiente, l’azienda di igiene urbana, che ha provveduto alla rimozione dell’immondizia accumulata. Tuttavia, l’assessore Giovanni Cataldino ha ribadito che non ci sarà un ritorno ai cassonetti tradizionali, sottolineando l’importanza della raccolta differenziata come diritto e dovere dei cittadini.
Questa manifestazione mette in luce le difficoltà che i residenti affrontano quotidianamente e la necessità di un intervento concreto e tempestivo da parte delle istituzioni per migliorare le condizioni di vita nel quartiere.